Ieri sera, dopo tanto tempo, finalmente Carlo ha passato in comunità una serata tranquilla come quelle di una volta.
Una serata di quelle che comincia con un “E’ arrivata la mail con la pagella, vieni che la guardiamo assieme”.
E proprio come una volta, gli altri ragazzi attirati da un discorso importante, sciamano dal divano e dalle loro stanze nell’ufficetto dell’educatore mentre si parla di futuro.
Di sogni.
Di ansie.
C’è chi “Io corso di due mesi e poi cuoco. Così mando i soldi a mia sorella che si sposa in Egitto.”
Chi “Eh non lo so, domani chiamo mio fratello più grande e gli chiedo… Secondo te Carlo cosa faccio?”
Il solito “Io vado in quell’istituto professionale per elettricisti che ci sono anche quelle che fanno moda e sono fighe… Carlo ma quanto prende un’elettricista?”
E c’è chi si arrabbia se gli viene chiesto cosa vuole fare.
“Ma lasciami stare, cazzo ne so” dice infastidito mentre fa per uscire dalla stanza. Ma un altro ragazzo (di solito della prima categoria) lo agguanta per il colletto e lo costringe a dare una risposta degna di esserlo.
Ecco magari come educatori ed educatrici non riusciremo mai a rispondere a proprio tutte tutte le loro Domande sul futuro.
Sui loro sogni.
Sulle loro ansie.
Ma l’importante è che non smettano di farsele.
Di farcele.
“Il Bianco e i Neri” un libro che nasce dall’idea di raccontare frammenti del lavoro educativo, in una comunità MSNA.
Scritto da due educatori Luca R. Isa (educatore della nostra comunità di minori stranieri non accompagnati, Il Sicomoro) e Riccardo Malaspina, illustrato da Edoardo Arcuri.
Sempre disponibile online sia in versione cartacea che kindle.
