BENVENUTI A CASA
La nostra “Casa di Gastone” è un centro di seconda accoglienza per persone senza dimora, nato dalla collaborazione tra l’Opera don Guanella e l’Associazione di volontariato “Amici di Gastone ONLUS”. Si tratta di un progetto di accoglienza diurna e notturna per adulti in grave stato di emarginazione sociale.
Il servizio è così suddiviso:
- Progetto di prima accoglienza: (5 posti letto)
Si tratta di un progetto di prima accoglienza rivolto a persone in grave stato di emergenza improvvisa, un servizio notturno che gli ospiti possono abitare dalle 18:00 alle 8:30 del giorno successivo.
- Progetto di seconda accoglienza: (15 posti letto)
Si tratta di un progetto di accoglienza notturna e diurna per persone senza dimora. Vi accedono solo le persone realmente intenzionate ad aderire a un progetto di reinserimento sociale.
- Progetto di terza accoglienza:
- I appartamento per 3 ospiti
Si tratta di un vero e proprio appartamento al quale accedono le persone dopo la permanenza in “Casa di Gastone” o persone segnalate da altri servizi territoriali, che si sono riappropriate delle risorse naturali per poter vivere in condizione di semi-autonomia con la supervisione del coordinatore del servizio.
IL PROGETTO PER IL QUALE CHIEDIAMO IL VOSTRO SOSTEGNO:
- Ristrutturazione appartamento per 4 ospiti – “Casa Buon Samaritano”
Situato all’inizio di Baranzate in uno stabile degli anni ’60 di sei piani, per diverso tempo è stato utilizzato per accogliere famiglie sfrattate. In questo momento infatti, vi vive una famiglia già conosciuta da Casa di Gastone e i suoi operatori. Questa famiglia lascerà l’appartamento a fine giugno 2021. L’Opera Don Guanella ha così preso in considerazione la possibilità di prendere in carico l’appartamento attraverso un contratto di comodato d’uso gratuito con la finalità di iniziare una nuova progettualità per le persone che all’interno di Casa di Gastone hanno raggiunto un buon grado di semi autonomia ma che non hanno risorse proprie tali da consentire loro di vivere in un appartamento autonomo.
L’appartamento è abbastanza grande da poter inserire 4 massimo 6 persone con le quali poter avviare un progetto di semi autonomia che prevede una supervisione educativa, necessaria per conquistare competenze personali e relazionali tali da vivere in modo indipendente.
In questo modo, potremmo aiutare gli ospiti che più fanno fatica a trovare delle risorse economiche proprie ma che possiedono capacità e competenze tali per essere inseriti in un percorso graduale di accompagnamento, anche altre persone segnalate da altre associazioni o professionisti del settore e che dimostrano buone potenzialità pur non essendo in carico al territorio e che magari hanno bisogno solo di una mano per ripartire.
La durata del progetto di autonomia, proprio considerando la flessibilità e la dinamicità dell’intervento, si pensa a tempo determinato e non superiore all’anno.
Pensiamo che il valore aggiunto del nostro progetto sia quello di puntare al reinserimento socio-relazionale delle persone e non solo a quello lavorativo e abitativo.
L’essere umano infatti ha bisogno di relazione per poter ritrovarsi e ricostruire la propria identità.
È per questo che vogliamo partire dal coinvolgimento dell’amministratore condominiale per gettare le basi in modo da poter creare un condominio solidale e provare a sperimentare relazioni di prossimità e scambio vicendevole in un piccolo contesto.
- STATO ATTUALE IN CUI VERSA LO SPAZIO
L’appartamento è stato costruito negli anni 60 e non è mai stato ristrutturato, di conseguenza, gli impianti elettrico e idraulico necessitano di interventi di adeguamento.
L’impianto elettrico è obsoleto con tracce, conduttori e prese non più a norma.
Da valutazione tecnica risulta necessario rifare le tracce, la posa cavi e la sostituzione nonché l’aggiunta di prese elettriche.
Inoltre, l’impianto telefonico risulta non adeguato agli attuali aggiornamenti tecnologici nonché mancante di linea internet.
Per quanto riguarda invece l’impianto idraulico, versa attualmente in cattive condizioni in particolare a causa di perdite. Lo stato generale dell’impianto richiede quindi manutenzione e sostituzione di componenti adeguati.
Le superfici finestrate dell’immobile unitamente all’infisso composto da controtelaio e telaio, oltre che alla componente oscurante composta da tapparelle e persiane, si presentano solo alla vista in pessimo stato di conservazione.
L’usura del tempo ha arrecato agli infissi gravi danni sia a livello di finitura, sia a livello di tenuta all’acqua e all’aria, che si insinua nelle fessure e nei disallineamenti, contribuendo a raffreddare l’aria interna e di conseguenza a disperdere calore nell’ambiente con relativo scarso benessere interno.
Gli ultimi lavori che riguardano l’imbiancatura delle pareti invece, risalgono a 5 anni fa.
La cucina risulta usurata e gli elettrodomestici presenti sono da sostituire.
L’arredamento interno, essendo di proprietà, verrà trasferito altrove e bisognerà provvedere alla sostituzione dello stesso in particolare dell’arredo che riguarda le camere da letto e il salotto.
- FUNZIONE A CUI L’INTERVENTO DI RECUPERO È FINALIZZATO
Allestire un secondo appartamento per l’accoglienza di quelle persone che hanno già intrapreso un percorso di semi-autonomia e dimostrano di essere autosufficienti. Il fine è quello di accompagnarle per la durata dell’ultimo step fino a portarle ad uno stato di completa gestione autonoma delle proprie risorse. Pensiamo inoltre che questo processo contribuisca alla riduzione della spesa pubblica per gli inserimenti grazie ad una maggiore appropriatezza degli interventi.
Crediamo fortemente che, vivere in un ambiente curato, sistemato e accogliente abbia in sé un forte fine educativo e contribuisca a ridare dignità a persone che vengono da un vissuto di grande disagio. Educare alla cura dello spazio e della persona inoltre, soprattutto in soggetti che soffrono di grave emarginazione sociale, porta benefici non solo in termini personali bensì contribuisce al miglioramento della percezione dell’altro e della società aiutando la persona a recuperare un atteggiamento propositivo, responsabile e collaborativo nei confronti di quest’ultima.
Questo offre la possibilità di un reinserimento sociale più autentico, duraturo e costruttivo. Il progetto mira quindi a valorizzare spazi e ambienti allo scopo di accompagnare persone in situazione di emarginazione verso l’autonomia. La casa come luogo di crescita e sviluppo delle proprie potenzialità. La casa intesa come ambiente da vivere e in cui “imparare” a vivere oltre le proprie fragilità.
Infine, questo periodo di emergenza covid ci sta “insegnando” ancor di più quanto importate sia sentirci al sicuro, protetti in un ambiente curato. Per questo motivo è fondamentale non solo creare ambienti belli e accoglienti ma fare leva sulla consapevolezza di essere accompagnati in un percorso graduale all’autonomia, mai soli.
Per costruire tutto questo e raccogliere i fondi necessari ci stiamo impegnando su diversi fronti: bandi pubblici, fondazioni, volontariato e donazioni private.
Se anche tu vuoi aiutarci a far sentire i nostri ospiti “benvenuti” a casa puoi partecipare dando il tuo contributo attraverso donazione oppure attraverso beni e servizi che possano essere utili a rendere questo appartamento abitabile e accogliente.