“Sei nato con un potenziale. Sei nato con bontà e fiducia. Sei nato con ideali e sogni. Sei nato con un dono. Sei nato con le ali…impara a usarle e vola.”
ENTE PROPONETE: OPERA DON GUANELLA – ISTITUTO SAN GAETANO
CON IL PATROCINIO DI: FONDAZIONE CARIPLO
BENEFICIARI: 10 MINORI della Comunità per minori stranieri non accompagnati Il SICOMORO e 10 MINORI con grave disagio sociale del CENTRO EDUCATIVO DIURNO SAN GAETANO
LABORATORIO IDEATO E CONDOTTO DA: Chiara Rigamonti, “la Pettirossa”, laureata al DAMS in Teatro Sociale
TEATRO SOCIALE
Il teatro sociale è un teatro che si occupa dell’espressione, della formazione e dell’interazione di persone, gruppi e comunità, attraverso attività performative che includono i diversi generi teatrali: il gioco, la festa, il rito, la danza.
Ci sono molti modi di fare teatro, molti esercizi, molti copioni; ma la cosa che rende importante un’esperienza come questa è la voglia di stare insieme, di fare gruppo, di condividere, di creare insieme qualcosa di nuovo ma sempre più “nostro”, il desiderio di sperimentarsi e mettersi in gioco. Il teatro è comunicazione, quindi incontro. Teatro inteso come relazione, e la relazione è sinonimo di vita, di creazione e di trasformazione continua.
Il laboratorio teatrale avviene in un luogo adibito, uno spazio extra-quotidiano in cui porre l’attenzione a sé stessi e all’altro di-verso da sé, alla costituzione di un gruppo che favorisca la libertà d’espressione e la sospensione del giudizio, alla ricerca di un modo di vivere consapevole e sereno che deriva anche dal sentirsi accolti, “far parte di…”, “inseriti in…”, in una prospettiva d’integrazione e di valorizzazione delle differenze e delle specificità di ognuno.
Il luogo che verrà messo a disposizione per il laboratorio è il TEATRO GUANELLA.
OBIETTIVI E FINALITA’ DEL LABORATORIO
“Il mio viaggio”
Raccontare la propria storia per reinventare il proprio futuro
OBIETTIVO GENERALE
Tale laboratorio intende orientare la ricerca verso la sensazione, la creatività e la modulazione del movimento interno e nello spazio per valorizzare la persona favorendone l’espressione all’interno del gruppo e per stimolare la relazione verso l’altro. Acquisire consapevolezza del proprio io per mettere in relazione sé stessi con il mondo esterno.
OBIETTIVI SPECIFICI
- La costituzione del Gruppo Teatro per sentirsi liberi di condividere e di entrare in relazione autentica con sé stessi e con gli altri di-versi da sé, in un clima non giudicante di fiducia, rispetto e valorizzazione delle differenze, perché, citando P. Freire: nessuno libera nessuno non ci si libera da soli ci si libera insieme in solidarietà. Il teatro è lo strumento principe per sperimentarsi e ritrovarsi parte attiva di un processo creativo volto a perdere la visione fissa e stereotipata che ingabbia l’utente, il ragazzo straniero, il minore disagiato, per ritrovarlo, al contrario, soggetto attore protagonista e coprotagonista di un viaggio simbolico che ha come meta il volo. Libero!
- Raccontare la propria storia per rielaborarla in una prospettiva di trasformazione ed evoluzione soggettiva.
- Creare nuove forme di appartenenza e d’integrazione sociale.
- Recuperare il singolo dalla condizione di grave emarginazione sociale e favorire la
costituzione e l’affermazione di una solida ritrovata identità, armonica e completa.
Presentare al pubblico il prodotto di un processo creativo di forte impatto sociale per
condividere l’esperienza e aprire la mente a nuove prospettive riflessive ed orizzonti d’intervento.
METODO DI LAVORO
Verrà data importanza all’aspetto rituale per far sì che il lavoro svolto diventi sempre più conosciuto, sempre più parte del gruppo, più affidabile e sicuro. Inoltre, il ripetersi del gesto rituale ad ogni incontro, all’inizio e alla fine del laboratorio, servirà a sancire simbolicamente l’entrare e l’uscire in e da una dimensione altra, extra-quotidiana, quella del teatro appunto. Sarà privilegiata la posizione in cerchio per mettere a fuoco l’importanza di non escludere nessuno e di non farsi escludere lavorando sia sullo sguardo che sulla postura, sul tono di voce, sui silenzi e sulle pause, sul ritmo individuale e comune, quindi sull’ascolto. Si cercherà di far attingere ciascuno dalla propria storia, dal proprio vissuto, per stimolare e affermare le ricchezze e le potenzialità specifiche di ognuno e per dare vita ad una drammaturgia che diventerà struttura e base di una conclusiva messa in scena. Per favorire il racconto della propria storia, verrà approfondita la storia di Ulisse, in particolare del suo viaggio. Il tema del viaggio sarà protagonista del laboratorio. Un viaggio alla conquista di un posto nuovo in un mondo nuovo, sconosciuto, dove ri-trovare il proprio posto e la propria identità.
Ogni incontro prevedrà un lavoro sulla respirazione in relazione al movimento, un lavoro di preparazione fisica e rilassamento corporeo, giochi-esercizi a coppie e in gruppo, una fase più strutturata di improvvisazione guidata e tecnica teatrale.
A livello di rapporto con l’altro ci si concentrerà sull’acquisizione del concetto di rispetto delle reciproche differenze.
Si utilizzeranno tecniche proprie del linguaggio teatrale e ci potrà, se opportuno, avvicinare al mondo poetico e leggero delle bolle di sapone per creare scene originali e personali.
Lo spettacolo finale, frutto del laboratorio, sarà aperto al pubblico con l’intento di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’inclusione sociale e della ricerca identitaria di soggetti che vivono in situazioni di grave disagio sociale, inoltre, sarà inteso come prova aperta in cui poter condividere l’esperienza con operatori, amici e parenti. Tale messa in scena sarà interamente sentita, pensata e creata dagli attori coinvolti nel processo laboratoriale