Il teatro non è solo attività di svago, ma ha anche un importante valore terapeutico, agisce nel profondo e implica un percorso di presa di coscienza che è individuale e collettiva al tempo stesso. In questo senso, deve essere considerato il valore delle esperienze teatrali, come mezzi per imparare la dimensione sociale e collettiva, quando questa sia stata compromessa o ferita dall’azione violenta, da situazioni di disagio e da altre difficoltà. Con questa consapevolezza, desideriamo mettere “gli ultimi in prima fila” affinché il Teatro Guanella diventi sempre di più uno spazio di incontro e condivisione, dove il linguaggio delle arti è terreno comune per conoscersi, socializzare e imparare.
Un’opportunità questa che vogliamo offrire a tutti senza distinzioni di provenienza, età o ceto sociale.
Seguendo le orme del Santo Fondatore dell’Opera, Don Luigi Guanella, che aveva fatto della cura e dell’inclusione dei “piccoli” abbandonati, degli esclusi e dei disabili, ovvero di quella che veniva etichettata come “umanità di seconda categoria”, il cuore della sua missione, vogliamo anche noi, attraverso lo strumento del teatro, trovare nuove modalità, originali e creative, per dare la ribalta a chi è ai margini, perché sia considerato e stimato nella sua dignità.
Oltre a proporre eventi teatrali a favore degli “ultimi”, il nostro intento è quello di usare il contesto teatrale, che in questo senso, si fa spazio privilegiato di socializzazione e scambio, per coinvolgere tutte le associazioni e gli enti che si occupano di grave emarginazione, soprattutto quelli inseriti nel nostro territorio, affinché il teatro diventi un punto nodale e di incontro dove poter trovarsi per immaginare e progettare vie alternative di collaborazione stringendo così nuove alleanze più solide e costruttive a sostegno di chi ne ha più bisogno.
LA MISSION
Il progetto “gli ultimi in prima fila” vuole essere una delle missioni del teatro, un fil rouge che caratterizza le funzioni, le proposte artistiche e il modus operandi del Teatro Guanella e dei suoi collaboratori.
Il Teatro Guanella, in questo senso, è inserito in un contesto privilegiato, in una Casa cioè, dove, come diceva il suo fondatore, San Luigi Guanella, sono i poveri i padroni.
La sala teatrale diventa quindi palcoscenico per dare voce, per creare contesti di condivisione e di dibattito, dove l’arte diventa espressione dell’umano nelle sue più svariate sfaccettature cercando di portare alla luce il bello e il bene che è insito in esso.
Per questo, il Teatro Guanella oltre alla sua stagione teatrale, ospiterà altresì, convegni, spettacoli, eventi, laboratori dove l’uomo e la sua dignità sono al centro della scena.
Su questa scia infatti,
- il 12 luglio 2018 il Teatro ha ospitato ed è stato coinvolto come partener organizzatore dell’evento “Milano, porto aperto – migranti prima di tutto persone” promosso da INTERSOS – Organizzazione Umanitaria ONLUS.
- 12 ottobre 2018 dalle 16.00 alle 18.00 presso la sala del Teatro Guanella, l’attore comico Enzo Iacchetti con i suoi collaboratori hanno messo in scena un divertente spettacolo di Cabaret, evento teatrale a favore delle persone “senza fissa dimora” della città di Milano che ha coinvolto diversi enti del territorio milanese che ospitano e si prendono cura di quella fetta di popolazione che vive in situazioni di grave disagio sociale.
- 11 ottobre 2019 dalle 16 alle 18.00 il teatro Guanella ha ospitato l’attore comico Franco Spediacci in un divertente spettacolo di Cabaret. A seguire, gli ospiti della Casa di Gastone si sono esibiti in uno spettacolo dal titolo “Eroi in viaggio” frutto di un laboratorio di teatro-terapia.
L’intento è quindi quello di proseguire in questo percorso proponendo, durante l’anno, altre iniziative, di vario genere, a sfondo sociale.
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