Durante il “lockdown” abbiamo proposto un progetto fotografico, o meglio, un viaggio di sguardi, di ragazzi/e, bambini e bambine di Milano.
Abbiamo quindi chiesto ad ognuno di scattare foto che catturassero emozioni di quel momento cogliendo così l’essenza nelle piccole cose all’interno delle proprie case.
L’intenzione era quella di conoscere come i nostri ragazzi stavano vivendo quei momenti così particolari, cosa li faceva cioè stare bene, cosa invece li disturbava, insomma, come passavano le giornate dentro casa: oggetti, persone, forme o colori, qualunque scatto era permesso purché raccontasse la loro esperienza di confinamento.
Inoltre avevamo notato come il nostro orizzonte visuale fosse stato fortemente ridotto alla cornice delle nostre finestre, perciò abbiamo pensato anche di “uscire” un po’ per mostrare cosa c’era dietro quel rettangolo di vetro.
Quello che vi mostriamo adesso sono i risultati di questo lavoro.
Avremmo dovuto e voluto esibire queste foto in una mostra fotografica durante la festa di inizio anno all’interno del nostro centro educativo ma purtroppo la situazione non ci permette di riunirci e condividere insieme tutte queste bellissime immagini.
Nella speranza di vederci tutti presto di persona, una buona visione.
Rebeca Rubio Fernandez
(educatrice professionale, psicologa, psicoterapeuta espressiva)